Ring War 2020, la grande Muay Thai non ha tradito le attese
Se ne va in archivio la settima edizione di Ring War e anche questa volta non è mancato lo spettacolo. Merito della ricca card messa in piedi da Diego Calzolari e merito, soprattutto, degli atleti in gara, i quali hanno rispettato i pronostici della vigilia mettendo in scena un evento incredibile.
Dopo un pre show dominato dai kids e da atleti dilettanti, in serata il Palesesto si è trasformato letteralmente nel Lumpinee Stadium con match ad alto tasso adrenalinico.
La nostra personale red zone degli incroci più caldi inizia con Andrea Festa vs Ayoub Ghraidia. Una sfida molto equilibrata fra due atleti che non si sono affatto risparmiati. Alla fine ad aggiudicarsi la contesa è stato l’italiano con un verdetto unanime.
Subito dopo è stata la volta di Nuriel Cauli, protagonista di un match al cardiopalma con Pavel Diac e terminato nel secondo round con la vittoria per ferita del fighter del Team Calzolari il quale si è aggiudicato così il titolo italiano PRO MT -63,5kg.
Successo netto invece per Sveva Melillo che si è portata a casa il titolo italiano PRO MT – 60kg battendo per ko Marta Andriolo. Una battaglia molto violenta nella quale la Melillo è riuscita ad avere la meglio negli ultimi istanti del secondo round.
Subito dopo è stata la volta di Lorenzo Di Vara che ha dato vita insieme a Yassine Hihi ad un match vibrante che ha infiammato tutto il Palasesto. Spinto dal calore del pubblico e dall’incessante e suggestiva Sarama thailandese, il fighter del Team DE PRO ha portato il suo avversario in una virtuale Bangkok con una prova devastante culminata anche con uno spettacolare atterramento nel secondo round. Una guerra in piena regola fatta di gomitate al veleno e scambi pesantissimi che hanno scatenato tutti i presenti e indotto i giudici ad assegnargli la vittoria.
Nel co-main event della serata è arrivato un altro successo per il Team DE PRO grazie a Michele Antonino che si è imposto ai punti contro Salvatore Blandizzi. Una prova di grande esperienza per Antonino che ha aggiunto così al suo palmares anche il titolo italiano PRO MT -70kg.
A calare il sipario su Ring War ci ha pensato infine Petchsangkhat Checkibill. Il thailandese, chiamato a difendere il World Championship Kard Chuek contro lo sfidante inglese Jack Kennedy in un match con le regole tradizionali della Muay Boran (assenza di guantoni e mani cordate), ha impiegato solo 55 secondi per piegare le resistenze dell’avversario imponendosi con un drammatico ko. Un’azione brutale condotta con una serie di gomitate che hanno spedito al tappeto Kennedy il quale non è riuscito più a replicare.
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