Intervista con Scott Lagdon sulle MMA italiane

Sotto la lente il livello tecnico dei Fighters Italiani. Il giornalista Guido Colombo ha chiesto il parere di un esperto come Scott Lagdon del noto portale bloodyelbow.com.

Questo quanto è emerso!

Negli ultimi tempi molti atleti italiani hanno combattuto in importanti eventi internazionali di MMA. Credi che sia la prova della crescita di questo sport nel nostro Paese?

“Non ci sono dubbi su questo. Tra gli addetti ai lavori è chiaro che le MMA italiane stiano vivendo il momento migliore della loro storia. Stanno emergendo sempre più fighters dal vostro Paese e stanno avendo successo nelle maggiori promotions. È una gran cosa, anche se penso che sarà una grande sfida per i fighters italiani oggi in attività essere all’altezza dei migliori nelle loro rispettive classi di peso ritengo che porranno le basi per il successo delle generazioni future. Saranno gli atleti che entreranno in scena tra circa cinque anni a trarre beneficio dagli ultimi sviluppi di questo sport e quegli atleti saranno in condizioni nettamente migliori per competere al livello dei top fighters mondiali”.

Secondo te chi sono I nuovi talenti italiani, escludendo quelli già da tempo nelle top promotion mondiali?

Tra I nuovi talenti italiani spicca in primis Stefano Paternò della MMA Atletica Boxe, è veramente un grande talento per le MMA, Bellator dovrebbe programmare con molta attenzione la sua carriera perché ha solo 24 anni e quindi è ancora molto giovane per questo sport. Dovrebbero usarlo al fianco del più popolare atleta tra I fans italiani, Alessio Sakara, quando allestiscono eventi in Italia, In questo modo potrebbero cominciare a costruire il suo nome al fine di attirare maggiori spettatori. Un altro da ricordare è sicuramente Pietro Penini della Fight House che lo scorso weekend ha sfoderato una grande performance contro Charlie Ward, mostrando ottimi fondamentali nello striking che gli son valsi una vittoria all’unanimità, vale la pena di tenerlo d’occhio. Riccardo Nosiglia del Padova Top Team ha invece ha appena combattuto per la cintura del Cage Warriors ma purtroppo il tutto è durato poco. Nonostante non abbia potuto portare a casa il tiolo è comunque un ottimo segnale che I fighters italiani vengano tenuti in considerazione quando vengono organizzati i principali eventi europei”.

Credi che in Italia ci siano già dei team di livello internazionale oppure che i nostri atleti debbano trasferirsi negli USA se vogliono puntare ad una carriera internazionale?

“Attualmente considero il Gloria Fight Center e la MMA Atletica Boxe I due team col più alto livello tecnico in Italia, hanno formato diversi atleti di notevole talento. Quando cominceranno ad avere un maggior numero di atleti nei principali eventi internazionali avranno finalmente una maggior considerazione internazionale. C’è poi l’Italian Top Fighters Management che è un’agenzia emergente che gestisce molti dei migliori atleti italiani e sta facendo un gran lavoro. Li dirige Alex Dandi che è una persona molto gentile con la quale è facile lavorare quindi credo che il loro contributo alla scena locale delle MMA vada tenuto in considerazione. Quando ho assistito a Bellator Milano lo scorso ottobre sono rimasto sorpreso dalla passione e dalla competenza dei fans italiani, quindi l’Italia è un mercato che merita sicuramente di essere coltivato e sviluppato. Se tutto questo si svilupperà in sinergia per aumentare il livello e la popolarità delle MMA italiane non c’è motivo di dubitare del fatto che il vostro Paese avrà un sempre maggior impatto sulla scena mondiale”.

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