Cris Cyborg: Vi spiego perché Bellator è meglio di UFC”

In una intervista la campionessa brasiliana ha spiegato i motivi del suo ingresso nella promotion di Scott Coker.

L’annuncio del suo ingresso in Bellator è del 3 settembre scorso mentre non è ancora noto quando e con chi sarà il suo match d’esordio. Nell’attesa di conoscere la sua avversaria Cristiane “Cyborg” Justino, l’atleta donna più dominate nella storia delle MMA, in una intervista al portale MMA FIGHTING ha spiegato per quali motivi ha deciso di passare alla promotion di Scott Coker, promoter che conobbe ed imparò a stimare quando combatteva in Strikeforce. Una stima che ha volto ribadire anche nell’intervista affermando che “Scott Coker sa scoprire talenti e farli crescere. Quando combattevo in Strikeforce la gente diceva sempre che l’UFC aveva i migliori atleti ma non era vero perché star come Ronda Rousey, Daniel Cormier, Tyron Woodley e la stessa Amanda Nunes sono state tutte scoperte da Coker quando era in Strikeforce, molto prima che l’UFC ne scoprisse l’esistenza”.Parlando col giornalista Damon Martin la campionessa brasiliana si è lamentata del comportamento del management della Zuffa Inc. A dare particolarmente fastidio alla Cyborg è stato il fatto che, dopo 4 anni e ben 9 match in UFC, la promotion non avesse ancora un ranking Pesi Piuma femminili. “È dura star dietro ad una organizzazione – ha spiegato – quando ti dicono che hai paura di accettare un match per poi invece lasciarti ferma per quasi un anno […] la stessa Nunes, dopo aver detto che avrebbe difeso il titolo, è invece tornata a combattere nei Pesi Gallo perché UFC non aveva avversarie da proporle nella divisione al limite delle 145 libbre”. I Piuma sono invece la categoria naturale per la brasiliana e in Bellator vede presenti diverse atlete a cominciare dalla campionessa Julia Budd che non perde dal 2012 come ha ricordato la stessa Cyborg. La fighter carioca ha poi ammesso che punta ad essere la prima donna nella storia delle MMA a diventare campionessa in tutte le top promotion mondiali.

Continuando a parlare dei dissidi con UFC la Justino ha poi toccato altri punti già oggetto in questi anni di forti critiche da parte di tanti atleti famosi e non. In particolare ha lamentato l’obbligo di “dover indossare l’abbigliamento ufficiale UFC per 5.000 dollari” quando invece Bellator lascia ai suoi fighters la libertà di trovarsi dei propri sponsor come del resto accade in tutti gli sport del mondo, non solo in quelli da combattimento.

Un’altra importante differenza è che Bellator consente a chi ha sotto contratto di potersi cimentare anche in altri sport. Particolare non da poco se si pensa che uno dei motivi del mancato accordo con Fedor Emelianenko all’epoca del fallimento del Pride fu la pretesa della Zuffa che il campione russo non gareggiasse più nel combat sambo. Per contro la Cyborg ha detto di star valutando esperienze anche nella boxe e nel pro wrestling, che potrebbero aprirle la strada a nuove opportunità di sponsorizzazione ed allo sviluppo di una linea di prodotti col suo nome.

La campionessa di Curitiba ha poi chiuso l’intervista dicendo di essere al momento concentrata sull’organizzazione del suo primo evento di sport da combattimento che sarà ad ottobre in Brasile e che spera di poter sostenere il suo primo match in Bellator entro dicembre o al massimo il prossimo gennaio.

Intervista originale Bellator.it

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