Khabib Nurmagomedov vs Conor McGregor, il racconto di una faida vera

Doveva essere una guerra e così di fatto è stato. Khabib Nurmagomedov vs Conor McGregor rimarrà a conti fatti nell’iconografia dell’UFC per quanto hanno saputo esprimere i due fighters sia all’interno della gabbia e sia, soprattutto, fuori.

Dopo quattro round di fuoco ad avere la meglio è stato il daghestano che è riuscito ad imporsi per submission sfruttando tutto il suo background nella lotta. Per Conor McGregor tutto sommato una buona prova, condita dal suo solito pugilato pungente e da una fase difensiva che era sembrata più che sufficiente. Poi però Nurmagomedov alla distanza è uscito fuori, piazzando nel quarto round il takedown decisivo che ha portato alla successiva rear naked choke che ha costretto McGregor alla resa.

LAS VEGAS, NV – OCTOBER 06: Khabib Nurmagomedov of Russia submits Conor McGregor of Ireland in their UFC lightweight championship bout during the UFC 229 event inside T-Mobile Arena on October 6, 2018 in Las Vegas, Nevada. (Photo by Josh Hedges/Zuffa LLC/Zuffa LLC)

Da lì è successo di tutto. La presa prolungata di Khabib infatti ha scatenato le proteste all’angolo dell’irlandese. In tutta risposta il nuovo campione ha prima ha lanciato il paradenti e poi ha scavalcato la gabbia per andare a ribadire le sue intenzioni. Ne è scaturita una rissa furibonda sedata a fatica dalle forze dell’ordine. Nello stesso momento due membri del team di Nurmagomedov hanno scavalcato la gabbia e, una volta entrati nell’ottagono, hanno attaccato McGregor alle spalle. E’ iniziato così un nuovo scontro fra le due fazioni.

Uno spettacolo sicuramente indegno considerando la portata internazionale dell’evento, ma che ha confermato la rivalità vera fra le due fazioni. Ecco a riguardo le parole di Nurmagomedov nella conferenza post match:

“Voglio innanzitutto chiedere scusa alla commissione atletica e al pubblico di Las Vegas. Non ho fatto vedere sicuramente il mio lato migliore. McGregor ha insultato la mia religione, il mio paese, mio padre. E’ venuto a Brooklyn e ha distrutto un autobus. Ha quasi ucciso un paio di persone. Bisogna preoccuparsi di questo. Preoccuparsi di questa merda. Perché adesso la gente parla solo di me che ho saltato la gabbia? Non capisco. Questo è il rispetto dello sport. Questa non è spazzatura. Voglio cambiare tutto questo. Non voglio che la gente spari cazzate sugli avversari, che parli di merda dei padri, della religione. Non puoi parlare di religione, o di nazione, non puoi parlare di questa roba. Questo per me è molto importante. Nonostante questo siamo migliori e so già che mio padre mi distruggerà per quello che ho fatto quando tornerò a casa”.

Queste invece le parole di Dana White:

“Tre ragazzi del team di Nurmagomedov sono stati arrestati e portati in prigione. I tre ragazzi coinvolti nell’incidente, credo che fossero tre appunto. Saranno accusati, ne sono sicuro. Dio solo sa cosa farà la Commissione Atletica dello Stato del Nevada a Khabib e ai suoi ragazzi. Riceveranno di nuovo un visto per tornare in questo paese? Ci sono un sacco di cose che possono accadere. Ci saranno molte ripercussioni su ciò che hanno fatto stasera. Penso che ancora non abbiano realizzato quanto hanno fatto”.

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