Valentina Shevchenko: “Rispetto la mia avversaria ma qui parliamo di MMA non di boxe”

Mai banale e sempre concentrata sui propri obiettivi, Valentina Shevchenko. Alla T-Mobile Arena di Las Vegas, la campionessa dei pesi mosca femminili UFC difenderà la cintura, il prossimo sabato 4 marzo, contro Alexa Grasso, attuale numero sei del ranking. Nella settimana che porta ad UFC 285, e alla sua ottava difesa del titolo consecutiva, l’atleta kirghisa di origine russa ha analizzato quello che sarà il co-main event di serata con la sua solita freddezza e lucidità.

Alexa è una buona combattente, è forte. D’altra parte se mi affronterà per il titolo, un motivo dovrà pur esserci. Ma non è un problema. In questa competizione, e a questi livelli, affronti le migliori lottatrici che esistano, sono tutte fighter fortissime, quindi non fa differenza quanto sia brava. Combatti per la cintura e non si tratta di lei nello specifico, ma della mia preparazione. So che se sono al 100% della forma, posso fare bene nel corso del match”.

Valentina Shevchenko è attualmente la numero 2 nel ranking P4P UFC e registra un record di 23-3 nelle MMA e 12-2 in UFC. Dal canto suo, Alexa Grasso si presenterà imbattuta dal suo esordio nelle 125 libbre e farà il suo ingresso nell’ottagono, forte delle quattro vittorie consecutive ottenute contro Ji Yeon Kim, Maycee Barber, Joanne Wood e Viviane Araujo, oltre che di un record che recita 15-3 nelle MMA e 7-3 in UFC.

È legittimo pensare che Alexa Grasso possa scegliere di puntare forte sul proprio background pugilistico, tra i migliori nella divisione, nonostante abbia mostrato, in diverse occasioni, un’apprezzabile abilità anche nella lotta a terra.

Interrogata sull’argomento, Valentina Shevchenko non si è mostrata affatto intimorita.

Si, la sua boxe è molto buona, ma c’è una differenza sostanziale da considerare: qui si tratta di MMA, non di boxe. So che lei è molto preparata nello striking ma questo non significa che non userà tutte le armi che gli è consentito adoperare nel nostro sport. Per me non fa differenza: io sono disponibile ad affrontarla in piedi, nello striking, nel wrestling o a terra. So cosa fare per dominare in ogni aspetto del match.  E sabato lo dimostrerò”.

Riccardo Colella

Giornalista ed infimo quanto discontinuo praticante di bjj, pugilato e muay thai. Scrivo di cinema e sport da combattimento quando non ascolto vinili. Il 23 settembre è uscito il mio libro "Professione Fenomeni".

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