Grande interesse per l’evento su Cesare Zavattini alla mostra di Feuei Tola

Giovedì 2 ottobre, alle 17.30, in occasione della mostra “In Colonna-nuove installazioni radiografiche” dell’artista multimediale italo-catalana Feuei Tola presso il Museo Broggi, in Via Fratelli School 27 a Melegnano, nella città metropolitana di Milano, si è svolto un evento su Cesare Zavattini (1902-1989), sceneggiatore e commediografo considerato in ambito cinematografico uno dei protagonisti del neorealismo. E’ stato presentato il libro “Zavattini A-Z” edito da Electa, dall’autore Guido Conti e dal poeta e critico d’arte Amedeo Anelli che hanno anche risposto alle domande del pubblico. La mostra “In Colonna-nuove installazioni radiografiche”, offre la possibilità di ammirare le nuove opere di Feuei Tola e andrà avanti fino al 12 ottobre, con questi orari: il venerdì dalle 16.30 alle 19.30, mentre sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30. L’entrata è gratuita, come lo è la guida della mostra che si può ritirare all’ingresso. Questa mostra è una ulteriore tappa nel percorso intrapreso da Feuei Tola che consiste nell’organizzare mostre in luoghi prestigiosi, con eventi a cui partecipano altri artisti e persone di tutti i settori lavorativi, non solo gli appassionati di arte. Lo scopo è far conoscere al maggior numero di persone la propria arte, stimolare il dibattito, allargare le proprie conoscenze e far nascere nuove iniziative in campo artistico.

Feuei, sei sorpresa della riuscita dell’evento su Zavattini?

“Non sono sorpresa perché il mio pubblico ormai si è abituato a venire a questi eventi che organizzo sempre all’interno delle mie mostre. Mi ha fatto piacere rivedere la presidente del Consiglio Comunale di Melegnano Silvana Palma, che era già venuta alla mostra. C’era anche la troupe di Sud Milano Web Tv e c’erano diversi fotografi segno che anche i media conoscono il mio lavoro e tengono ad essere sempre presenti alle mie iniziative. Non era scontato avere tanto interesse da parte del pubblico e dei media perché Cesare Zavattini pur essendo stato importante nel mondo del cinema non è popolare quanto altri protagonisti del neorealismo italiano come Vittorio De Sica o Roberto Rossellini. Evidentemente, dopo aver letto la notizia dell’evento, il pubblico si è documentato su Zavattini e ha deciso di venire al Museo Broggi”.

Nel corso del dibattito si è parlato solo del libro su Zavattini?

“Il libro è stato l’argomento iniziale, ma si è parlato anche del neorealismo, dell’importanza nella cultura popolare italiana di personaggi come Alberto Sordi e Totò, della rivista ‘Le grandi firme’ curata nel 1938 da Zavattini che è stato anche giornalista, commediografo, scrittore, poeta, pittore e soggettista di fumetti. Mi ha fatto davvero piacere parlare di questo grande personaggio durante la mia mostra. E mi ha fatto piacere dialogare con uno scrittore del calibro di Guido Conti, sono sempre stata convinta che il dialogo fra artisti sia non solo utile ma necessario. La crescita di un artista è dovuta anche al confronto con altri artisti di campi diversi”.

Hai in programma altri eventi nei prossimi mesi?

“Certamente, sto lavorando alla mia partecipazione ad un evento a novembre a Milano, ma non ho ancora la data. Non sarò io ad organizzarlo, sarò una relatrice. Io parlerò di arte, gli altri relatori parleranno dei rispettivi campi di lavoro. La sede sarà molto prestigiosa, non è una sede in cui solitamente si parla di arte ma è molto conosciuta dai milanesi essendo in pieno centro. Un artista non deve mai perdere un’occasione di far conoscere la propria arte. Nel 2025 ogni artista deve anche saper dialogare con persone di altri settori, con il pubblico, con i giornalisti, con le autorità e deve sapere usare i media tradizionali e quelli nuovi”.

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