Tutto pronto per Gervonta Davis vs Santa Cruz. Le parole di fuoco dei due pugili
Nella notte italiana fra sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre andrà in scena all’Alamodrome di San Antonio, in Texas, uno dei match di pugilato più attesi dell’anno.
Da una parte l’astro nascente Gervonta Davis. Dall’altra un guerriero come Leo Santa Cruz. Una battaglia che si preannuncia molto violenta e aperta ad ogni tipo di scenario.
Ad anticipare la sfida ci hanno pensato i due pugili in conferenza stampa con dichiarazioni di fuoco.
Ecco le loro parole.
Gervonta Davis: “Sono qui per dimostrare di essere l’uomo più cattivo di questo sport. Io e la mia squadra abbiamo deciso di spostare il nostro campus a Las Vegas in modo da poterlo renderlo ancora più perfetto. Abbiamo trascorso 15 settimane allenandoci, quindi sono ben preparato. Sappiamo che Leo imposterà il suo stile sul portare tanti colpi, ma sbatterà il muso contro la mia esplosività. Non parto con il presupposto di dover mettere ko Leo per forza. Devo solo fare la mia boxe e mostrare a tutti che sono il migliore. Questo è il mio obiettivo principale. Leo mi assalirà, ma io farò quello che so fare meglio”.
Leo Santa Cruz: “Sono conscio di dover affrontare il miglior combattente della categoria e, soprattutto, un pugile più pesante di me. Però se vuoi essere il migliore, devi battere il migliore. So che questa è una lotta pericolosa per me, ma voglio mettermi alla prova. Entrambi abbiamo combattuto molto per essere qui e quindi è facile prevedere una grande battaglia. Ho il cuore di un guerriero messicano. Mio padre mi ha detto di fare un combattimento intelligente, in punta dei piedi, ma ci sono buone probabilità che finirò per scambiare con Davis più volte. Non mi preoccupo davvero di essere considerato il perdente, non posso negare di essere meno grosso di lui. Ognuno ha la sua opinione. Gervonta è un ragazzo pesante, ma non più alto, e so che colpirà duramente. Mi sono allenato comunque con ragazzi più grossi per mesi e sono stato in grado di incassare tutto. I fan vogliono che vada a fare una guerra, ma contro Gervonta devo combattere soprattutto con il cervello”.